Clima di (s)fiducia
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diario, il 9 dicembre 2010
La bella intervista del Presidente del PD Rosy Bindi a l'Unità (
http://beta.partitodemocratico.it/doc/200434/niente-scorciatoie-il-pd-non-puo-abdicare-al-suo-ruolo-storico.htm ) credo sia un buon punto di partenza per riflettere sulla situazione odierna dell'Italia politica che attende di sapere che ne sarà di questo governicchio.
Ci stiamo avvicinando a grandissimi e velocissimi passi verso questo fatidico 14dicembre, in cui non si capisce cosa accadrà. O meglio, accadrà che questo Governo sarà messo fortemente in discussione e, con tutta probabilità, sarà deposto democraticamente dalle Camere.
Il problema è il come si sta arrivando a questo appuntamento.
Sul fronte destrorso, stiamo assistendo al neo-partito FLI che sta dimostrando tutta la propria voglia di essere la futura destra italiana, un vero partito di destra, un moderno partito di destra: l'auspicio è che tutta la verve politica dimostrata in questi mesi non venga meno e, soprattutto, che tutto quanto fin qui è stato detto/fatto in FLI si concretizzi e abbia sviluppi futuri positivi. Lo dico seriamente: credo che per la sinistra un vero e competitivo rivale politico possa essere un partito strutturato come aspira a diventare proprio FLI!
Dal canto suo, sempre rimanendo a destra, il premier sta provando a giocare le sue solite sporchissime carte per non vedersi sfilare da sotto la Poltrona su cui siede. Non sorprende affatto che questa sia la tattica di bassa lega per restare aggrappato. Gioca, come sempre, l'unica arma che ha: il denaro. Non l'astuzia, non la moral suasion, non la diplomazia nè la politica pura... ma il denaro.
Sul fronte opposto, in casa PD ci si prepara a sfondare le mura del castello berlusconiano con la manifestazione di sabato. Una manifestazione da cui mi aspetto ogni positività, ogni propositività di cui possiamo essere capaci. Il sabato romano di piazza sarà, se non altro, un sabato di protesta, di rabbia, di forza, oltre che di denuncia, di proposta e di gioia (se sarà seguito dalla caduta del Governo). Una preparazione che, come ben narrato dal Presidente Bindi, non è spiana come si vorrebbe: le bizze del Sindaco Renzi sono più di un semplice mal di pancia! Si spera che un buon medico, quale potrebbe essere la piazza romana, dia una cura adeguata.
C'è poi un fronte tutto a sè. Quello del centrismo, nelle sue molteplici sfaccettature, spesso ridicole. Penso, soprattutto ai tre che oggi, per non avere di meglio da fare, hanno creato nel cosiddetto "Gruppo Misto" alla Camera un nuovo partito (di cui sentivamo terribilmente la mancanza!): un partito che, fin dalle prime ore, dimostra una totale inettitudine politica affiancata ad una totale dedizione al poltronismo spinto! Una vergogna, in sostanza! Tre Deputati (forse sarebbe più corretto scriverlo in minuscolo, vista la totale immeritorietà di costoro a un così decoroso e prestigioso appellativo), ognuno con un suo voto alla prova del 14: una fiducia accordata, una non-accordata e un'astensione! Mi chiedo: se fossero stati in 4? Come avrebbero potuto decidere del 4°: con un'assenza?
Insomma, l'Italia, già sospesa come un acrobata sul filo a causa della crisi recessiva mondiale, è in bilico perchè in mano a organi istituzionali di pessimo spessore politico... Ahinoi, dove siamo finiti!